Pseudoscienze – 7 – Part-II: Geobiologia: a scuola di malocchio

Pseudoscienze-7-Ritorno al Medio Evo a cavallo delle onde

Part-II: Geobiologia: a scuola di malocchio

(segue da Part I)

merlinoMa queste onde malefiche non si accontentano di penetrare furtivamente nelle nostre case, provocando ogni tipo di malattia o malessere. I loro reticoli coprono l’intera superficie terrestre e allora non c’è scampo per nessuno, la loro azione malvagia si esplica anche su strade, incroci, sottopassaggi……

Vediamo un caso riportato dalla  Association Franҁaise pour l’Information Scientifique, AFIS (http://www.pseudo-sciences.org/) preso da un articolo pubblicato sul giornale “ Libération”:

“…..sulla strada Nazionale 6 un nodo geopatico sarebbe la causa di frequenti incidenti automobilistici. Per fare sparire questa influenza negativa il geobiologo ha piantato nella terra delle aste di ferro alte 1,20 metri « qui agissent sur la terre comme des aiguilles d’acupuncture » (sic!), e questo intervento avrebbe regolato il problema. Robe da matti.

Misteriosi e inquietanti sono anche gli effetti dei reticoli sugli animali. Alcuni animali, infatti, sarebbero in grado di “sentire”queste misteriose onde, mentre negli uomini questa capacità è sopravvissuta solo nei rabdomanti e radio estesisti.  Noi, persone normali, non abbiamo il privilegio di poterle “sentire”, quindi se vogliamo evitare il cancro, meglio metterci alla loro (disinteressata) mercé.

Ma, vediamo quali sarebbero gli effetti sugli animali, presi da un documento pubblicato sul sito della scuola edile di Massa Carrara (https://www.google.it/?gws_rd=ssl#q=geopatie+inbar ), emesso nientemeno che dall’INBAR, Istituto Nazionale di Bioarchitettura. E questo è un dato preoccupante, perché, come vedremo, indica che questa pseudoscienza sta inquinando anche una corrente dell’architettura, la “bioarchitettura”.

Ma vediamo cosa si ha il coraggio di insegnare in una scuola di bioarchitettura:

  • I gatti, In genere prediligono punti situati sui nodi di Hartmann…..

Manco a dirlo, visto che stiamo ormai muovendoci in un rinnovato Medio Evo, questo ripropone la visione che nel Medio Evo si aveva dei gatti, espressione di diavoli e streghe.  Evidentemente, data la loro natura diabolica, su delle onde maligne provenienti dalle profondità della terra, i gatti si trovano a loro agio…..

  • I cani in genere evitano luoghi su falde, faglie e su nodi di Hartmann. C’era da aspettarselo, i cani notoriamente non vanno d’accordo con i gatti…..
  • Le formiche percepiscono positivamente gli effetti delle zone geopatogene. Sovente,infatti si possono osservare grossi formicai su falde acquifere.
  • Le termiti prediligono luoghi su corsi d’acqua sotterranei o falde…..

Ovviamente, falde, faglie, corsi d’acqua sono tutte individuate dai rabdomanti……………………

Il documento presenta anche delle fotografie con commenti esilaranti(e anche un po’angoscianti)dove si pretende di mostrare come alberi, per loro disgrazia piantati su un nodo di Hartmann, cerchino disperatamente di “allontanarsi”(sic), piegando tutti la chioma nella medesima direzione. Da strappare il cuore.

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Didascalia della foto: Foto scattata nel 2000- Da notare l’inclinazione. Zona Ipermercato Rotonda – Modena.(H è un nodo della rete di Hartmann,n.d.r.)

 

Ma non tutti gli animali avvertono le onde patogene, alcuni ne sono ignari e allora ne subiscono le conseguenze, proprio come gli uomini, fra questi le mucche(non quelle volanti), i cavalli, le pecore e le capre.

Per questo, in Francia, la geobiologia è particolarmente presente nelle zone rurali, presso gli ambienti degli allevatori, come si può vedere consultando sempre sul sito della già citata Association Franҁaise pour l’Information Scientifique, AFIS, l’articolo «  La géobiologie, une pseudo-science en expansion(2007) » :

“La geobiologia è attualmente chiaramente individuata come una disciplina a pieno titolo nel mondo dell’allevamento. Gli esempi di allevatori, alcuni in serie difficoltà, che fanno appello ai geobiologi sono una legione……………………..  Senza dubbio, una delle ragioni del suo successo negli allevamenti è il fatto di apportare all’allevatore una spiegazione che lo discolpa: l’allevatore non è né colpevole di svolgere male il suo lavoro, né colpevole di non possedere soluzioni, dato che la causa è sovrannaturale…….Il ricorso all’irrazionale nel campo della salute degli animali non è dunque solo un espediente dei tempi antichi. Gli anni passano, le pratiche si evolvono, ma l’irrazionale rimane, anche se si evolve e si rigenera al passo con il progresso della scienza…….”

 Sullo stesso sito vengono citati numerosi articoli di giornali che riferiscono dei danni terribili apportati agli allevamenti da parte delle onde telluriche. Fatti drammatici (Les courants vagabonds leur ont pourri la vie pendant des années)apparentemente risolti con l’installazione di fantasiosi amuleti elettronici(ne parleremo), oppure con suggerimenti stregoneschi (…….et suggéra, comme solution palliative, de « tourner les vaches de 90° »….….).

La prescrizione di ruotare di 90° le mucche per farle guarire è pura stregoneria, degna applicazione degli insegnamenti di Hartmann che spostava di qua e di là, in su e in giù il letto del povero paziente. Sembra di essere entrati in un mondo di …biopazzi.

Ma anche in Italia la situazione è preoccupante. Non ho notizie di diffusione della geobiologia nei centri rurali, ma inquietanti notizie provengono dal mondo dell’architettura, come descritto nel bellissimo articolo  di Roberto Vanzetto sul sito del CICAP: “I nodi di Hartmann: il bioarchitetto bussa alla porta,2000).

 “In questi ultimi anni è andata crescendo la moda di premettere la parola “bio” al nome di molti prodotti che si vogliono presentare al pubblico come benefici o salutari. Questo vezzo non ha risparmiato neppure l’arte del costruire cosicché molti quotidiani italiani hanno iniziato a dare spazio ad articoli incentrati sul concetto di “abitare in una casa sana”, “abitare in una casa ecologica”, eccetera. Fra le figure più attive nella divulgazione di questo nuovo modo di intendere l’abitazione e nella fabbricazione di strutture “ecologicamente corrette” e “biocompatibili”, vi sono i cosiddetti bioarchitetti, un gruppo dei quali nel 1988 ha fondato l’INBAR (Istituto Nazionale di Bioarchitettura), registrando quale marchio il termine “BioARchitettura”. In uno spirito genericamente naturalista, sono molti gli entusiasti che si stanno impegnando in questa nuova frontiera dell’architettura e davvero numerosi sono i nuovi prodotti per la casa (tutti rigorosamente certificati e testati dai produttori) messi in commercio con questa tendenza……………………………….. Fra le idee innovative che stanno alla base della bioarchitettura c’è la geobiologia, una disciplina fondata all’inizio degli anni Cinquanta dal dottor Ernst Hartmann (1915-1992). A essa si rifanno, seppur con qualche variazione, quasi tutti i gruppi che si occupano di geobiologia, bioarchitettura o architettura biocompatibile…………..”

Eccone un esempio. Sul sito http://architettimassacarrara.it/wp-content/uploads/2016/10/mod-date-PROGRAMMA-DEFINITIVO-GEOBIOLOGIA-nov-dic-16.pdf  viene illustrato un corso a cura dellINBAR, da tenere(2016) presso la scuola di architettura di Massa Carrara che già conosciamo, dal titolo: GEOBIOLOGIA, INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO E INDOOR, RADIOESTESIA con tanto di riferimento alleradiazioni e interferenze provenienti dalla terra, e derivanti da faglie, contatti stratigrafici, acqua sotterranea in movimento, nodi di Hartmann, nodi di Curry………..”

Avanti dunque con corsi per apprendisti stregoni, possibilmente in aule universitarie, come trattato in un altro articolo sempre a cura di R.Vanzetto sul sito del CICAP “Bioarchitettura:a chi serve credere ai “nodi di Hartmann”(2010)?”.L’articolo è uno scambio di corrispondenza fra R. Vanzetto del CICAP e l’Arch. Paola Basso, Delegato responsabile dell’Istituto Nazionale di Bioarchitettura (INBAR), in riferimento a un corso nazionale di Bioarchitettura tenuto dall’INBAR e patrocinato dal Comune di Padova, da tenersi presso l’Università di Medicina, presentato alla stampa il 5 ottobre 1996. Il corso comprende 4 ore dedicate alla geobiologia, compresi i reticoli di Hartmann e Curry. L’articolo è gustosissimo, consiglio vivamente di leggerlo. Qui uno stralcio:

“A chi serve che la gente creda che i nodi di Hartmann esistano e che facciano venire il cancro o la leucemia infantile? Serve a chi vende, mi sembra ovvio (e mi smentisca se può). I nodi sono molto, molto importanti. Grazie a essi esistono infatti, oltre all’insegnante di nodologia, almeno altre tre nuove figure professionali: il cercatore di nodi, lo schermatore di nodi e il venditore di gadget anti-nodo come tappetini, materassi e cuscini con reti di rame e mille altre amenità del tutto identiche a dei talismani. Per queste nuove figure professionali è di fondamentale importanza che i nodi vengano insegnati all’interno di una Università di Medicina. Le varie prestazioni e vendite si rivolgono infatti (da molto tempo) soltanto al pubblico più credulone (quello che mette una piramide sul comodino perché risuoni con l’energia cosmica positiva); ma è finalmente giunto il momento di pensare più in grande: c’è la zona intermedia da conquistare, una fetta di mercato fatta dalle moltissime persone che ancora nutrono dubbi………Molti di questi dubbi scompariranno quando i venditori potranno dire: «I nodi di Hartmann e le geopatie vengono insegnate all’Università, all’Istituto di Medicina!”

Così è possibile presentare le fantasiose farneticazioni sul malocchio delle onde “geopatogene” come una vera scienza, che ha il solo problema di non essere ancora presa in considerazione dalla scienza ufficiale, notoriamente dogmatica e chiusa entro i propri orizzonti limitati.

Questi scenari fanno capire, qualora ce ne fosse bisogno, come l’insegnamento delle discipline scientifiche nelle scuole, che consiste basicamente nell’impartire una serie di nozioni, manchi  l’obiettivo primario di  dare, sin dai primi anni di scuola, un forte impulso alla creazione di uno spirito critico.

In mancanza del filtro rappresentato dal dubbio scientifico, l’abisso che esiste fra scienza e pseudoscienza, fra medicina e stregoneria, può venire facilmente colmato. Il meccanismo lo abbiamo già discusso a proposito dell’omeopatia e altre pseudoscienze, e consiste sostanzialmente nella accettazione acritica di affermazioni dogmatiche, eventualmente mascherate con un apparente linguaggio scientifico propinato in maniera maliziosa e strumentale.

segue

 

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