E’ Fetenzinho il nuovo bomber brasiliano della Roma

 

Fetenzhino a sei anni

Fetenzhino a sei anni

Superate le visite mediche, a Trigoria è stato presentato il nuovo attaccante brasiliano della Roma: Fetenzinho.

“Immarcabile. Stargli appiccicati è impossibile!” Questo il ritratto che ne fa Azzimao, centrale del Botafogo e della Seleçao, eletto calciatore più elegante del Brasile nel 2014 e rieletto plebiscitariamente anche negli anni successivi.

“Affrontarlo è muito dificil”, conferma Baixinho, esterno basso del Caipirihna di Sao Paulo, secondo in classifica nel campionato. E aggiunge: “Non portando scarpe, i piedi in mezzo all’erba non si vedono e quindi non puoi indovinare da che parte andrà”.

I cronisti sportivi brasiliani spiegano così il fenomeno: “Non è veloce, anzi, ma quando avanza si fa, portentosamente,  il vuoto. Un vero apri-difese. E’ dai tempi di Pelé che non si vedeva niente di simile.”

E Solarinho, il ridanciano entrenador da Seleçao, che lo ha convocato per la partita contro le Isole Falkland, conferma che lo farà esordire senz’altro. E’ solo indeciso se schierarlo da subito, oppure aspettare il momento giusto per gettarlo nella mischia, nel secondo tempo.

Fetenzinho è originario di Aguas Negras do Rio Blanco, un paese amazzonico. Scoperto per caso da un talent scout di Brasilia, ha esordito nel campionato carioca quest’anno. Pare sia uno di poche parole. Nono di quattordici figli, attualmente fa coppia con Pippinho, anche lui originario di Aguas Negras.

Il sodalizio ha portato Pippinho, che sembra rinato, a segnare il suo primo gol in gara ufficiale dopo tredici anni dall’esordio.

piedi-sporchiAguas Negras è un piccolo villaggio. Noto nello stato di Amazonas per la rivoluzione che portò alla destituzione del cacicco Sao Pulidura e alla sua sostituzione col leader dei campesinos Guano do Inturbio.

La festa cittadina si tiene ogni 29 di febbraio ed è caratterizzata dal tradizionale tuffo nel Rio Blanco, dove si getta a caso il primo non indigeno sufficientemente ubriaco. Villaggio fra i più poveri del Brasile, è privo di bagni, fogne, elettricità, gas e acqua corrente. Tutte cose delle quali gli indigeni affermano di non sentire il minimo bisogno.

Monchi, presentandolo, ha precisato l’ingaggio: “Un novennale a sedici milioni netti a stagione”.

Di Francesco sta approntando il nuovo modulo. Secondo i rumors, sarà un 7 – 1 – 1 -1, che vedrà Nainggolan quaranta metri dietro El Shaarawy,  a sua volta 90 metri dietro Fetenzinho. Squadra un po’ lunga, ma si conta sulla sorpresa tattica.

Fetenzinho sarà la testa d’ariete dell’attacco romanista. Monchi non esclude di affiancargli, in un secondo momento, il suo amico Pippinho. Dzeko? Sarà ceduto al Trapani.

Sull’argomento ingaggio Totti ha declinato ogni commento.

La tifoseria al momento sembra incerta. Il gossip della sud vorrebbe un tifoso malmenato a causa del suo rifiuto di portare a casa la maglia che Fetenzinho ha scagliato oltre le recinzioni nel suo primo allenamento a Trigoria.

A quanto pare, il tifoso in questione avrebbe commentato che per lavare la maglia ci sarebbero voluti dieci chili di Dash. Qualcuno, però, insinua trattarsi di fake news propalata da un concorrente della Dash.

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