Bestiario – 15 – L’Italia sconfitta agli Europei da una (imbattibile) coalizione di 7+1 paesi più la Germania

di Mario Giardini

Germania ItaliaSconfiggere la Germania è una cosa ordinaria per l’italia.

Sconfiggere una coalizione di sette paesi più uno e più la Germania diventa, evidentemente, impossibile.

La coalizione che ci ha sconfitto era composta da:  Boateng (Ghana), Mustafì (Albania), Khedirà (Tunisia), Ozil (Turchia), Sanè (Francia), Gomez (Spagna), Hector, di cui non conosco la nazionalità dei genitori, ma che tedesco non pare, e Podolski (Polonia). Più i panzer tedeschi di teutonica origine, in primis Neuer, costituiscono una armata simile a quella Napoleonica di Austerlitz.

Fanno 7+1 paesi, più la Germania. Nove in tutto. Imbattibile.

Questa, ne converrete, è una ragione in più per dire Bravi ai nostri, da Conte ai 23, sia quelli che hanno giocato, sia quelli che sono rimasti in panchina.

Averli costretti a 120′ tiratissimi e a una ventina di rigori è leggenda.

Grazie, Azzurri.

🙂

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Bestiario – 14 – La Brexit sarà un disastro come una guerra persa, in primis per la GB. Mai bugia così grossa è stata smentita in così breve tempo.

di Mario Giardini

juncker-fDoveva essere, la Brexit, dalle dichiarazioni della prima ora di politici ed “esperti”, ciò che fu l’iceberg contro il quale andò a sbattere il Capitano Smith nel 1912.

Un impatto disastroso che avrebbe affondato l’economia della GB come il Titanic. Impatto che si sarebbe ripercosso sull’area Euro in modo altrettanto catastrofico, e avrebbe causato, qua e là, grossi problemi all’export, e quindi problemissimi ai rispettivi PIL.

Insomma, la terza guerra mondiale, persa.

Invece, ecco le previsioni di Goldman Sachs. La famigerata Goldman Sachs, che insieme al Bildeberg, costruisce oscure trame per fottere l’umanità, un giorno sì e l’altro pure.

La GB subirà, causa Brexit, una “mild” (moderata) recessione, calcolata al 2,75% del PIL. E la cosa dovrebbe incominciare nel 2017.

Ora, a casa mia, una moderata recessione fa pensare a un PIL negativo. Invece, no, predice S&P, il PIL del Regno Unito, nel 2016-2019, scende- a circa l’1.1%. Cioè, è ancora positivo.

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Bestiario – 13 – Brexit, UK e l’obbligo di fare il parmigiano con latte in polvere

di Mario Giardini

A Bruxelles tutti citano il famigerato articolo 50 del Trattato sul Funzionamento della UE. Che nome, eh? (Questa doveva essere la Costituzione Europea, ma gli elettori l’hanno bocciata). Tutti fanno a gara a dire alla GB di levarsi dagli zebedei il più in fretta possibile.

Ma come vedete, non è fissato un termine per la comunicazione di recessione. Eppure, perfino una sconosciuta ministra svedese ha rincarato la dose: “Fuori, che abbiamo molto da fare per mettere a ri-funzionare la UE”.

Perché questa fretta? Semplice. Un negoziato lungo, come previsto dall’art. 50, rischia di risvegliare il mai sopito spirito anti-europeo di tanti paesi. Insomma, una semplice misura di profilassi per evitare il contagio, e la conseguente epidemia.

Non ho letto, ma forse è colpa mia, di nessun pezzo grosso, medio o piccolo dell’establishment bruxelliano, che abbia espresso l’intenzione di voler comprendere le ragioni del perché i cittadini europei ce l’hanno con la UE e ciò che è diventata.

Ultimo esempio di prevaricazione incomprensibile: l’ingiunzione all’Italia di togliere il divieto di fabbricare i formaggi con il latte in polvere.

Ve lo immaginate il parmigiano fatto con latte in polvere? Ecco, appunto.

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Bestiario – 12 – Brexit: A Bruxelles si discute di come cacciare a pedate la GB

 

di Mario Giardini

l43-parlamento-europeo-strasburgo-770x400Certo che a Bruxelles e dintorni sono incazzati come iene. Il parlamento europeo riunito, con Farage presente, e fischiato, ha approvato, a larga maggioranza, una mozione affinché inglesi & Co. si tolgano dai piedi il più rapidamente possibile.

Il nostro Renzi ci ha fatto la sua porca bella figura, con il solito giochino di parole: “… non è il momento delle divisioni, ma delle visioni …”. Ciascun cittadino può misurare la profondità di pensiero del nostro giovin parlator fiorentino, GPF.

La frase è stata pronunciata nell’inglese di Mathew: “dis is not the moment of diviscion, but of the viscions…” Di sicuro Merkel e Hollande devono avere apprezzato molto. Uno dei verdi presenti ha offerto erba a tutti per assorbire meglio il colpo.

Il più incazzato di tutti è, però, quel simpatico beone lussemburghese. Jean Claude Juncker, che Farage ha definito “semplicemente inadeguato”, ha ribadito che “non sono hic stanco hic né malato e combatterò hic hic fino all’ultimo bicchiere…pardon, respiro hic per una Europa Unita hic”.

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Mitologia contemporanea – 4 – Come nacque il mito di Roswell (parte III, finale)

di Mario Giardini

Roswell-Hoax-589547Considerazioni. E’ del tutto ovvio che il precipitare sulla Terra di una nave spaziale extraterrestre, sia pure priva di equipaggio, ed il conseguente ritrovamento dei rottami, avrebbe implicazioni gigantesche. Intanto, proverebbe che almeno un’altra forma di vita intelligente è presente nell’universo, rispondendo “No” all’antica domanda: siamo soli?

Finirebbero, anche, e in un colpo solo, certezze religiose millenarie, che vedono l’uomo unico, e solo, beneficiario e termine del creato.

Sorgerebbero in un istante infinite domande. Chi sono? Da dove vengono? Come sono? Quanti sono? Ci somigliano? Sono più o meno saggi dell’Uomo? Sono pacifici o violenti? Vogliono conquistarci?  Adeguano la loro vita ad un’etica? Quale? Quanto a lungo vivono? Come si riproducono? Ha un significato per loro la parola Amore?  O la parola Giustizia? E ha un significato dire che si esprimono mediante parole (il linguaggio è una caratteristica tipicamente umana)?

Domande difficili, che non sarà, comunque, mai possibile porre. Almeno, partendo da una storia come quella di Roswell. Perché la probabilità che un’astronave capace di viaggi interstellari precipiti sulla Terra causa un guasto è praticamente zero. Una costante del progresso tecnologico è il parallelo aumento di quel parametro detto affidabilità.

Una tecnologia capace di costruire una navicella che si muova fra le galassie avrebbe, quasi certamente, anche la capacità di costruirla a prova di guasto. Questo è il primo degli elementi che rendono la storia di Roswell assolutamente incredibile.

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Europa – 2 – La Brexit non è l’espressione di ignoranti terroni, ma il rifiuto di una Europa socialisteggiante, eco talebana e politicamente corretta

di Mario Giardini

Brexit-EU-remainL’UE sta diventando un regime, dove una enorme e ignota burocrazia, mai eletta da alcun elettore europeo, fa le leggi al posto del parlamento europeo e dei parlamenti nazionali. Come è possibile? Ebbene, quando l’UE era semplicemente il MEC, Bruxelles si limitava a emettere dei “regolamenti” tecnici. Famoso a livello planetario quello sulla curvatura e lunghezza delle banane di importazione.

Col passare del tempo, i settori regolamentati di responsabilità UE sono aumentati. Adesso oltre l’80% delle leggi valide per i 28 dell’Unione, nascono e vengono emanate a Bruxelles. Il modello però è rimasto inalterato, infatti continuano a chiamarsi regolamenti. I regolamenti hanno il rango di legge nei paesi aderenti, cioè non hanno bisogno di essere approvati dai parlamenti per essere operativi. Superano qualsiasi legge nazionale che riguardi l’oggetto trattato.

Ma una legge dell’Unione, affinché possa essere applicata uniformemente in tutti i paesi, deve contenere anche il (o gli) allegati tecnici attuativi. Poiché i politici non hanno conoscenze specifiche in quasi nessun campo, sono in realtà gli euro burocrati a scriverli. Euro burocrati talmente arroganti che talvolta prendono perfino l’iniziativa di proporre nuove leggi, quasi sempre capaci di sottrarrci ulteriori spazi di libertà. Un campo nel quale sono campionissimi è quello dei rifiuti: se andate sul sito eur-lex e digitate rifiuti, troverete non meno di 11.000 (undicimila) documenti aventi carattere legale di regolamentazione del settore. Undicimila.

La GB liberale non poteva andare d’accordo con questa Europa socialisteggiante, eco talebana, e campione del politicamente corretto. Cioè, tafazziana e razzista.

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Bestiario – 11 – La sinistra europea recupera metà del ritardo: adesso è di soli 10 anni

 

di Mario Giardini

renzi-hollande-Non bisogna dar retta a quell’ubriacone di Juncker, che dice che la Brexit non sarà un “divorzio consensuale”. Con ciò lasciando intendere chissà quali sconquassi in sede di negoziato.

Infatti, Hollande e Renzi gli rispondono che “restano solo sei mesi per salvare l’Europa”. Se so far di conto, siccome la Brexit richiede almeno due anni, tra un po’ gli inglesi non avranno più con chi negoziare.

Ma la cosa sorprendente, e per certi versi sconvolgente, è che pare che Renzi e Hollande siano d’accordo sul fatto che bisogna rifondare l’Unione. Occhei. Non pretendiamo, noi cittadini, che a Palazzo Chigi e a Palazzo Eliseo siedano delle aquile.

Però, benedetti ragazzi, non vi avevano già bocciato la Costituzione Europea 10 anni fa?

Ma come, voi francesi la mettete ai voti, il popolo la boccia e continuate come se niente fosse nella UE? Per altri 10 anni?

E solo adesso vi accorgete che va rifondata, ma in non più di sei mesi?

Però, che carini questi giovanotti di sinistra: invece dei soliti vent’anni, sono in ritardo di appena 10.

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Mitologia contemporanea – 3 – Come nacque il mito di Roswell (parte II)

di Mario Giardini

 

roswell bookRoswell, Atto II. Baton Rouge (Louisiana), 21 febbraio 1978. Stanton Friedman ama presentarsi al suo pubblico come un fisico nucleare, progettista di razzi a fusione e generatori nucleari per applicazioni spaziali. In realtà, da oltre trent’anni si guadagna il pane e il companatico scrivendo, facendo ricerche, e dando conferenze a pagamento.

Il suo argomento preferito? Gli UFO. E’ a Baton Rouge appunto per una lecture a pagamento. Riceve una chiamata telefonica da un tizio che si presenta come Jesse Marcel. Costui afferma di avere, in passato, recuperato i resti di una “crashed spaceship”, cioè di un’astronave precipitata sulla terra.

Friedman lo incontra, fa qualche domanda e non cava un ragno dal buco. Motivo: Jesse Marcel è malato, è solo l’ombra di un uomo. Non ricorda né il mese né l’anno del fatto. Il suo racconto è confuso, privo di dettagli credibili.

Friedman pensa di aver perso il suo tempo fino a che, tre anni dopo, un altro ricercatore, tale William Moore, rimette in circolo la storia di Roswell così come venne riportata all’epoca dai giornali.

A questo punto, Friedman fiuta il business, e ci si butta a pesce. Scrive un libro, Crash at Corona, che dà il via ad un’autentica valanga mediatica. Seguono una infinità di articoli, libri, inchieste, film, dibattiti tv, conferenze: una marea di parole, sospetti, accuse d’insabbiamento. Ad ogni tornata, la marea sale, porta a galla dettagli sempre più nuovi, e sempre più eclatanti.

E’ un moto che si autoalimenta, e che nessuno sembra voler fermare. Anche perché genera soldi in quantità.

Nasce il mito di una nave spaziale aliena precipitata a Roswell, nel lontano 1947. Si inventano aree segrete, mai esistite all’interno della base aerea, dove sarebbero stati custoditi i resti dell’astronave e del suo equipaggio.

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Reset – 4 – Vincolo di rappresentanza, limite ai mandati

di Mario Giardini

parlamentoElezione al Parlamento. Finito l’impegno, si torna alla propria professione. Ma con delle eccezioni: non puoi tornare a fare il magistrato, se ti sei dato alla politica. Oppure a fare il poliziotto. Nessuno ti obbliga a scegliere di fare il politico. Ma se lo fai, poi non puoi pretendere di tornare a giudicare i tuoi concittadini o ad indagare su di loro.

Inoltre, non puoi essere eterno, come politico: si introduca la norma che si può, al massimo, essere eletti per due mandati consecutivi alla stessa carica. Le democrazie non sono state pensate per l’elezione di monarchi.

S’introduca senza indugio il vincolo di rappresentanza. Smettiamo con la finzione che, dopo le elezioni, magicamente, l’eletto da partigiano diventi rappresentante di tutto il popolo. Sappiamo tutti che questa è una barzelletta. Mai più si consenta l’inverecondo mercimonio di parlamentari cui assistiamo da decenni.

Non sei più in sintonia con il tuo partito? Ti dimetti. Si temono svendite occulte? Cioè, compravendite che funzionano nel buio delle votazioni segrete? Benissimo. Vi sia obbligo di votazione palese per ogni e qualsiasi provvedimento in discussione.

Come cittadino elettore, voglio sapere quali sono i provvedimenti che il mio rappresentante approva e quali disapprova. E voglio che ciò venga riportato nei web sites delle istituzioni. Sennò, come faccio a giudicare il suo operato?

L’eletto sia dichiarato decaduto dal mandato in caso di assenze ingiustificate per più del 3-4% delle sedute.

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Reset – 3 – Il voto elettronico, come realizzarlo, i suoi vantaggi sul sistema attuale

di Mario Giardini

elezioniIl sistema di votazione. Va ripensato e modificato drasticamente. Siamo nel XXI secolo: nell’anno domini 2016, la tecnologia mette a disposizione degli elettori possibilità ignote appena vent’anni fa. Ad esempio: oggi puoi usare il tuo pollice, cioè la tua impronta digitale, come password per accedere al tuo smart phone. Oppure usare la tua voce, dettare un sms, e vedertelo trasformato in un testo.

Avete mai fatto un bonifico dal pc? Avete mai cambiato una prenotazione di un treno dal telefono mobile? Ecco altri due esempi: vi siete affidati ai mezzi attualmente disponibili per usare il vostro denaro e soddisfare una vostra necessità importante. E, probabilmente, continuerete a farlo anche in futuro, sempre di più.

Dunque: poiché siamo nel XXI secolo, per quale motivo mai si dovrebbe diffidare nell’utilizzare questi mezzi per altri scopi? Ad esempio, votare. La Pubblica Amministrazione li usa già abbondantemente, per la fiscalità, la giustizia, ecc. Perché no per votare?

Introdurre il voto elettronico (con la dovuta gradualità, diciamo in due legislature) sarebbe una logica conseguenza dei tempi.

Il primo e più importante vantaggio è che permetterebbe all’elettore di votare sempre, ovunque si trovi. Cioè di poter godere appieno di un suo diritto fondamentale.

Inoltre: si elimina la necessità del seggio, e dei relativi costi diretti ed indiretti, che ad ogni elezione si contano a centinaia di milioni di euro. Non è più necessario requisire le scuole, e limitare con ciò le ore di insegnamento, già in proprio molto poche. I brogli sparirebbero, semplicemente.

Sarebbe possibile conservare memoria di chi vota, e, volendo, anche di chi è stato votato da chi.

Ciò apre la possibilità alla sfiducia motivata durante il mandato (vedi Reset 1).

Come si potrebbe realizzare una simile cosa? Se nella mia “scheda” personale è memorizzato il nome del candidato che ho votato, ho la possibilità di, insieme diciamo al 20-40% degli elettori di quel candidato, chiedere un “referendum” sul candidato stesso, a verifica del suo operato. Al quale parteciperebbero solo gli elettori del candidato. Se sfiduciato, l’eletto verrà sostituito dal primo non eletto della sua lista. Se l’eletto riveste una carica unica, come quella del Sindaco, si convocano nuove elezioni.

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Pseudoscienze – 3 – L’omeopatia fa bene ai furbetti (e poco bene) ai creduloni (parte I)

di Pier Vittorio Gard

rimedi-naturali-dimagrire-erbe1Come abbiamo visto nell’articolo  “Omeopatia fa rima con stregoneria”, l’omeopatia si basa su una serie di principi secondo le “intuizioni” del suo fondatore Hanhemann espresse nel libro “Organon”(1810). Abbiamo anche visto come, secondo la scienza, questi principi siano indimostrabili e infalsificabili, quindi dogmatici e assolutamente privi di alcun valore scientifico.

Mentre la scienza è sempre alla ricerca della conferma delle proprie teorie, pronta a modificarle in funzione di nuove evidenze, l’omeopatia, essendo basata su dei dogmi, non possiede meccanismi di autocorrezione. L’omeopatia rimane da due secoli immutabile, ancorata ai medesimi principi formulati dal suo fondatore, eventualmente modificati dai suoi seguaci quando eccessivamente difficili da ingoiare anche dai più creduloni.  

Credere nella omeopatia rimane dunque esclusivamente una questione di fede. Ma, si sa, il demonio è sempre in azione, tentando di mettere alla prova la Fede del Credente (leggi: credulone), opponendo il dubbio della ragione alle certezze della Fede.

Il noto investigatore del paranormale, James Randi( https://it.wikipedia.org/wiki/James_Randi) ha istituito un premio di un milione di dollari per chiunque sappia distinguere (in laboratorio o in una clinica), tra contenitori anonimi, quali sono i contenitori che contengano un prodotto omeopatico e quali solo acqua fresca.

Il test, che gli omeopati presentavano come il miglior esperimento possibile, è stato eseguito dalla BBC e dalla Royal Society inglese e(ovviamente) è risultato un fallimento completo. Per la descrizione del test, consultare: www.cicap.org/new/articolo.php?id=273174

Risultato? L’esercito dei Creduloni non accenna a diminuire. Per loro, la voce della scienza nulla può di fronte alla credulità alimentata da esperienze individuali, il più delle volte (come vedremo), basate su impressioni piuttosto che  su evidenze, interpretate e raccontate senza alcun rigore scientifico.

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Volo Air France 447 – 1 – Le cause della caduta

di Mario Giardini

1° giugno 2009: Volo Air Feance Rio de Janeiro – Parigi  447: che cosa è accaduto?

447 1The investigation team localized and identified the memory unit from the Flight Data Recorder (FDR) at 10 h UTC this morning. It was raised and lifted on board the ship Ile de Sein by the Remora 6000 ROV at 16h40 UTC.

Stringato, essenziale, questo messaggio è stato diffuso dal BEA (Bureau d’Enquêtes et d’Analyses pour la sécurité de l’aviation civile) il primo maggio 2011. Due giorni dopo, il 3, verrà recuperato anche il CVR, il Cockpit Voice Recorder del volo AF 447 Rio-Parigi del  1° giugno 2001.

La notizia è stata oscurata, in quei giorni, dalla morte di Bin Laden. E’ apparsa e scomparsa velocemente dai giornali, appena una nota nelle pagine interne. Eppure meritava di essere apprezzata: metteva fine a 23 mesi di una testarda, costosissima nonché tenace ricerca, condotta in un largo tratto di Atlantico, a oltre 4000 metri di profondità. Pareva una mission impossible. Eppure è stata portata a termine, documentata,  e posta a disposizione del pubblico sul sito della BEA.

Non solo. Essendosi verificata la solita anticipazione sensazionalista e disinformata sul contenuto dei registratori di volo, la BEA è stata costretta ad intervenire ieri con una precisazione che è non solo una secca e risentita smentita, ma che suona anche come una dovuta lezione di etica professionale ed umana per certo tipo di giornalismo:

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