di Mario Giardini
Doveva essere, la Brexit, dalle dichiarazioni della prima ora di politici ed “esperti”, ciò che fu l’iceberg contro il quale andò a sbattere il Capitano Smith nel 1912.
Un impatto disastroso che avrebbe affondato l’economia della GB come il Titanic. Impatto che si sarebbe ripercosso sull’area Euro in modo altrettanto catastrofico, e avrebbe causato, qua e là, grossi problemi all’export, e quindi problemissimi ai rispettivi PIL.
Insomma, la terza guerra mondiale, persa.
Invece, ecco le previsioni di Goldman Sachs. La famigerata Goldman Sachs, che insieme al Bildeberg, costruisce oscure trame per fottere l’umanità, un giorno sì e l’altro pure.
La GB subirà, causa Brexit, una “mild” (moderata) recessione, calcolata al 2,75% del PIL. E la cosa dovrebbe incominciare nel 2017.
Ora, a casa mia, una moderata recessione fa pensare a un PIL negativo. Invece, no, predice S&P, il PIL del Regno Unito, nel 2016-2019, scende- a circa l’1.1%. Cioè, è ancora positivo.
Vero, se il PIL diminuisce, diminuisce la creazione di nuovi posti di lavoro, i salari, il consumo.
Ma è pur sempre un PIL che è cresciuto costantemente negli ultimi anni, e che non diventerà, comunque, negativo causa Brexit.
Bisogna ricordare che Renzi e Padoan venderebbero moglie e mamma per un aumento del PIL superiore all’1 %?
Inoltre, l’area Euro perderà uno 0,5% (zero virgola cinque), e il tasso di crescita del PIL è stato ridotto all’1,25%.
Capito quale tempesta ci hanno provocato questi inglesi del menga?
S&P predice lo stesso per l’area euro (-0,5 % PIL). S&P ha, inoltre, declassato il debito UK da AAA a AA.
Un economista svizzero della UBS non azzarda pronostici, ma nel worst case ci potrebbe essere una contrazione, ricorrente, del PIL fino al 3%.
Ragazzi, vendete al rigattiere l’abito nero di menagramo e cambiate mestiere.
PS: qui ragazzi sta per Media, Politici, ed “Esperti” vari, e seguito di nani e ballerini e ballerine, che non avendo un c…o da fare, rompono gli zebedei predicendo la fine del mondo tutti i santi giorni dell’anno.
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