di Pier Vittorio Gard
A partire dagli Stati Uniti e, successivamente in tutto il mondo occidentale, nei tardi anni sessanta del secolo scorso si è diffuso un complesso movimento di contro-cultura, noto come il movimento “New Age”.
La New Age si ispira alla credenza nell’avvento di una nuova era astrologica, l’Età(o Era) dell’Acquario, che dovrebbe seguire l’attuale Età dei Pesci, che è uno dei dodici periodi (ognuno di circa 2.160 anni) in cui alcune credenze esoteriche dividono la storia dell’umanità.
La New Age, anche sotto la spinta dei movimenti di protesta socio-politica di quegli anni, nasce come rifiuto della cultura razionalistica, gratuitamente associata a conformismo, capitalismo e violenza, cui viene contrapposta una visione magica e fantastica della realtà.
Questa nuova cultura incorpora in sé elementi tratti dall’astrologia, dalla magia, dal pensiero orientale, dall’ecologismo fino ad arrivare all’ufologia e alle terapie alternative.
In particolare, si assiste a un crescente interesse verso il pensiero religioso e filosofico dell’Oriente, soprattutto Cina e India, insieme alle loro credenze, ai loro riti e alle loro tradizioni.
Sotto l’influenza di “guru”, “guaritori”, “sensitivi”, provenienti dall’oriente e opportunamente amplificata dai media, nascono e si diffondono nel mondo occidentale una quantità di credenze di carattere pseudoscientifico, in particolare nel campo delle cosiddette “terapie alternative”. In questo campo, le nuove “terapie” si aggiungono a quelle già conosciute (omeopatia, radionica, medicina antroposofica, etc.), in qualche caso reinterpretate alla luce delle dottrine orientali.
La nascita di queste nuove “terapie” rientra in quel più vasto movimento di opinione che guarda alla scienza con sospetto o addirittura con ostilità e che, dando credito alle più varie forme di irrazionalismo, vagheggia un ritorno a un immaginario regno della natura incontaminata.
Quasi tutte queste “terapie” possiedono in comune la credenza di poter manipolare a scopi terapeutici una misteriosa “energia”, spesso chiamata “energia sottile”, attinta dalle filosofie orientali e reinterpretata secondo la moderna pseudoscienza.
Secondo la cultura indiana, l’energia sottile (prana) è il principio o soffio vitale che pervade l’universo, incluso il corpo di tutti gli esseri viventi. Nel corpo umano il prana possiede 7 centri energetici, detti “chacra”.
Secondo la medicina tradizionale cinese, l’energia sottile (chi) fluisce lungo il corpo umano attraverso un complesso sistema di condotti, denominati “meridiani”. Uno dei concetti chiave riguardo al chi è il concetto di armonia. Le malattie nascono da una mancanza di armonia e la loro guarigione comporta il ritorno all’armonia originale.
Intorno al corpo umano (e anche degli altri esseri viventi), l’energia sottile stabilirebbe un “campo energetico” , detto “aura”, una specie di alone che solo certi “sensitivi” sono in grado di percepire.
La sua natura misteriosa e esoterica, legata anche al fascino delle antiche culture orientali, ha consentito la straordinaria diffusione in tutto il mondo della cosiddetta “energy medicine” praticata dagli “energy healers”, guaritori che operano sulle energie.
Questi “guaritori” pretendono di ristabilire la salute manipolando in qualche modo l’energia sottile dell’universo, che essi dichiarano di “sentire”. Essi pretendono anche di guarire correggendo “disarmonie” o “squilibri” o “perturbazioni” nell’aura che rifletterebbero i segni di una malattia, prima ancora che il corpo ne risenta.
È sufficiente muovere le mani sul paziente per sentire l’“energia”e manipolarla. In molti casi il guaritore, alias stregone, non deve nemmeno toccare il paziente, addirittura pretende di guarire a distanza, senza la presenza del paziente!
Abbiamo così una pletora di decine di “tecniche” di manipolazione dell’energia sottile, cioè del nulla, decisamente simili a pratiche stregonesche. Fra le più popolari:
- La canalizzazione dell’energia (Reiki). Il terapeuta attinge nel proprio corpo il ki dell’universo (l’energia sottile nella versione giapponese) e ne canalizza il flusso verso il corpo del paziente con opportuni movimenti delle mani, ristabilendo così l’equilibrio.
- L’armonizzazione o riequilibrio dell’energia (Phranic Healing). Il terapeuta, con una opportuna imposizione delle mani, compensa e riequilibra eventuali squilibri del prana, avendo assorbito il prana dall’Universo.
- La trasmissione di energia (Pranoterapia). L’aspetto terapeutico consiste nell’imposizione delle mani in corrispondenza della parte malata e altri punti “energetici” allo scopo di permettere il passaggio del prana dal corpo dell’operatore a quello del paziente.
- Il “bilanciamento” o “riallineamento” o “sblocco” del campo energetico dell’aura (Therapeutic Touch), ottenuti semplicemente muovendo le mani intorno al corpo del paziente.
- La “rimozione” delle “energie negative” e la “ricarica” dell’aura con l’uso di cristalli (Cristalloterapia).
La ciarlataneria che su questo argomento ha raggiunto dei livelli inimmaginabili ha prodotto anche una straordinaria varietà di strumenti, presentati come strumenti scientifici, che pretendono di “sintonizzare”, “armonizzare”, “allineare” …questa energia, per guarire malattie di ogni tipo, dal cancro all’AIDS, dai disordini del tratto urinario ai problemi cardiocircolatori.
Come con tutte le “terapie alternative”, vengono ovviamente vantate delle prodigiose guarigioni, sempre documentate in modo assolutamente non rigoroso e in buona parte basate sulla percezione soggettiva del proprio stato di salute e compatibili con l’effetto placebo.
Ma la grande novità che caratterizza la “energy medicine” è la pretesa ridicola e spudorata di dare alle proprie credenze una valenza scientifica. Per questo, la ciarlataneria ormai si nutre in modo sfacciatamente ignorante e improprio del termine “energia”, accompagnato da altri termini come “quanto”, “fotone”, “campo energetico”, “risonanza”, quasi sempre preceduti dalla parola magica “bio”.
Sproloquiando con termini scientifici si pretende di spiegare tutto, ma in realtà non si spiega nulla perché tutto, in definitiva, si riduce a una miracolosa “energia” che risponderebbe persino al pensiero e alle intenzioni. La sua esistenza è assolutamente dogmatica, secondo i noti criteri del filosofo Karl Popper (Pseudoscienze-1).
Vediamo allora di spiegare come il termine “energia”, che riveste un ruolo fondamentale nella “energy healing”, venga usato letteralmente a sproposito.
Nella fisica, l’energia è definita come la capacità di un sistema fisico di compiere un lavoro, quindi l’energia non è una entità con una sua esistenza indipendente, ma è un attributo di un sistema fisico. L’energia pura non esiste, come pretende la “energy healing”, ma esistono molte forme diverse di energia che possono trasformarsi l’una nell’altra.
Einstein ha dimostrato che materia e energia sono due facce della stessa moneta, correlate dalla famosa equazione: (e=energia, m=massa moltiplicata per c2=velocità della luce nel vuoto elevata al quadrato). La fusione nucleare del sole, con la trasformazione di idrogeno in elio, rilascia energia pari a e=(∆m)c2, dove ∆m è la riduzione di massa in seguito alla trasformazione da idrogeno a elio. Questa energia viene emessa dal sole sotto forma di onde elettromagnetiche, come la luce. Ogni fotone di luce trasporta una energia e=hν, dove h è la costante di Plank, ν è la frequenza della luce. Se questi fotoni cadono su un pannello solare l’energia della luce viene convertita in energia elettrica, se questa viene usata per operare un motore, l’energia elettrica utilizzata viene convertita in energia meccanica e = vct(tensione x corrente x tempo)…… e così via.
La luce può sembrare una forma di energia pura, dato che i fotoni che portano la sua energia sono privi di massa. In realtà, la luce è una forma di energia non legata alla materia, ma questo non significa che la luce sia energia pura.
L’energia “pura”, come pretendono i “sensitivi non esiste. Quindi, parlare di ricezione e manipolazione di energia, senza specificare in quale forma questa si presenti, non ha senso.
I sapientoni della New Age hanno sostituito gli antichi termini religiosi come “spirito o principio vitale” con il termine scientifico “energia”, pretendendo di dare una veste di serietà scientifica a una onnipotente entità immaginaria. Ma questa energia non è rivelabile o misurabile con strumenti scientifici.
La sua esistenza si basa esclusivamente sulle testimonianze dei sensitivi.
Siamo a un ritorno camuffato al Medio Evo.
Ma nel Medio Evo i guaritori non avevano alcun pudore nell’esporre le loro credenze in fenomeni sovrannaturali e occulti come causa e terapia delle malattie.
Al contrario, i sedicenti guaritori della New Age, alias stregoni, pretendono, con un uso spudorato e improprio del linguaggio della scienza, di dare una veste scientifica alle loro pretese di saper controllare forze immaginarie e occulte.
Così attraggono i creduloni che vogliono credere in qualcosa di esoterico senza apparire ignoranti della scienza.
Nei prossimi articoli esamineremo alcuni (esilaranti) esempi.
segue
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