AI – 2.2 – L’impatto della introduzione dei veicoli a guida autonoma

Quali saranno gli effetti più importanti della introduzione delle automobili a guida autonoma?

crash ga 1Sicurezza. Nel 2015 in Italia si sono verificati 174.539 incidenti stradali. Si sono avuti 246.920 feriti di cui oltre 17.000 gravi. I morti sono stati 3.428, certamente ancora moltissimi, ma si è registrato un notevole progresso rispetto ai 7.096 del 2001.

Nella UE a 28 si sono avuti, nello stesso anno, 25.720 morti (nel 2010 erano stati 31.595). Nel 94,4% dei casi la causa dell’incidente, in Italia, è da attribuire a “comportamento scorretto del conducente e del pedone”. Mancate precedenze, mancato rispetto dei semafori, velocità elevata e mancato rispetto della distanza di sicurezza sommate rappresentano circa il 50% delle cause di incidenti.

Negli Stati Uniti i numeri sono altrettanto terrificanti. Nel 2011, oltre 32.000 morti, più di 2 milioni di feriti e più di 5,3 milioni di incidenti. La causa è attribuibile in oltre il 90% dei casi all’uomo. Nel 39% dei casi mortali, almeno uno dei conducenti coinvolti aveva fatto uso di alcool.

A livello mondiale, si stima che oltre un milione di persone muore in incidenti stradali ogni anno.

L’effetto sulla sicurezza non potrà che essere fortissimo. Si stima che l’adozione di un sistema di frenata automatica accoppiata ad un identificatore di ostacoli, cioè a un sistema anticollisione, un sistema che impedisca il cambio di corsia in caso di pericolo imminente, ad un sistema che consenta la vista laterale e a luci adattative, può, da solo, ridurre del trenta per cento il numero degli incidenti mortali. E, più che proporzionalmente, quello dei feriti. Si noti che il rapporto fra morti e feriti gravi, in Italia, era di 1 a 5,3 nel 2015.

Ad oggi, sono stati autorizzati un numero ridotto di tests in ambienti reali di automobili a guida autonoma (GA). I prototipi di Google hanno percorso complessivamente più di un milione e mezzo di miglia. In questi anni, si sono avuti solo due incidenti mortali.

Come ogni nuova tecnologia, la GA, prima di diventare sicura, richiederà un pedaggio, da pagare con incidenti, morti e feriti. Ma visti i numeri riportati sopra, credo non ci siano dubbi che l’obbiettivo finale ripagherà ampiamente il costo sociale e umano della fase di sviluppo e consolidamento.

La reazione dell’opinione pubblica di fronte a incidenti o malfunzionamenti sarà determinante per l’adozione o meno su larga scala della GA. Finora si sono verificati due incidenti mortali in sede di sperimentazione: e la pubblica opinione, cioè i media, hanno reagito tanto istericamente da costringere una delle aziende coinvolte a sospendere i test. Senza i quali non si potrà mai arrivare a mettere sul mercato un prodotto accettabile.

I media ricopriranno un ruolo essenziale: dovranno mettere sempre a confronto il costo immediato in vite umane della sperimentazione con i benefici attesi di aumento della sicurezza complessiva e la riduzione, macroscopica, di incidenti, e di conseguenza del numero di vittime e dei feriti. Una informazione puntuale, serena e bilanciata sarà fondamentale per salvare milioni di vite umane.

Effetti sulla mobilità, sulla congestione, sull’energia consumata e sull’uso del terreno. Per coloro che non guidano o non possono guidare (ad esempio, disabili, ciechi, malati) l’automobile a GA rappresenta l’indipendenza, la riduzione dell’isolamento sociale, l’accesso a servizi essenziali. E’ vero che in parte oggi sono disponibili servizi ad hoc, ma ad un costo elevato (implicano comunque la presenza di un conducente) e con poca flessibilità.

L’effetto complessivo sulla congestione e il numero di km percorsi all’anno è incerto. Da un lato, i sistemi di GA ridurranno la congestione (uno studio dimostra che il numero di veicoli che possono transitare sulla stessa strada raddoppia o perfino triplica). Ma non dovendo impegnarsi nella guida, si potrebbe essere tentati di vivere più lontano dai punti di lavoro e divertimento, il che porterebbe ad un aumento dei km totali percorsi e ad un aumento della congestione complessiva.

congestione 1Lo stesso discorso vale per l’energia consumata, e il relativo inquinamento: potrà aumentare o diminuire. Le automobili si sono progressivamente rese più pesanti nel corso degli anni a causa dell’adozione di criteri di sicurezza passiva. Aumentando la sicurezza attiva, potranno essere rese più leggere, consumando di meno. Ma non essendo necessario guidarle, in linea di principio nulla impedisce di trasformarle in cucine, cinema, case ambulanti. Il che porterebbe ad un aumento dei pesi e delle dimensioni, e dunque dei consumi, e delle congestioni.

Di certo il costo della congestione diminuirà, potendosi usare il tempo risparmiato per la guida per altre attività, ad esempio lavoro o studio.

Se l’effetto della GA sarà analogo a quello che si ebbe con l’introduzione dell’automobile tradizionale, è possibile che si scelga uno stile di vita tale da aumentare in media la dispersione delle persone nelle aree extra-urbane vicine alle grandi metropoli, e dunque ad un maggior uso del terreno.

Nelle aree urbane si avrà probabilmente un effetto opposto. Certamente nei business districts si potranno eliminare un gran numero di parcheggi (che occupano fino al 31% delle aree edificate) ricollocandoli a distanza. L’idea è che l’automobile a GA potrà scaricare i passeggeri e proseguire nel viaggio o dirigersi verso parcheggi collocati lontani dalle aree più congestionate. La condivisione dello stesso mezzo porterà una frazione della popolazione a non acquistare più l’automobile ma i servizi di trasporto automatizzati e senza conducente che saranno resi possibili dalla GA.

Nei paesi in via di sviluppo la GA potrebbe indirizzare diversamente la struttura urbana e suburbana, non ancora completamente centrata, per certi aspetti, sugli aspetti strutturali che sono correlati con la guida di automobili convenzionali (strade, semafori, parcheggi, ecc).

Costi sociali e benefici economici. L’introduzione della GA porterà senza dubbio alla perdita di molti posti di lavoro, alcuni molto ben pagati. Certamente tutti quelli che ricavano direttamente uno stipendio dalla guida di un mezzo di trasporto (taxi, bus, camion) perderanno nel giro di un paio di decenni il proprio lavoro. Sono a rischio anche altri lavori connessi al mondo dei trasporti: assicuratori, medici, avvocati, centri di fisioterapia e riabilitazione, ecc.

Come sempre, nasceranno nuove professioni, nuove aziende, nuovi servizi, legati alla nuova tecnologia. Potrà esserci anche un beneficio per quelle aziende tradizionali che provvedono infrastrutture e servizi legati ad una eventuale maggior consumo del territorio (nuove case, nuove strade, nuove scuole, ecc). Il bilancio complessivo, in termini di numero di lavoratori impiegati e di retribuzioni collegate, è molto difficile da stimare. Si aprono nuovi, ampli spazi per la politica.

Si avranno anche ripercussioni nel settore finanziario: molte società di assicurazioni investono i propri guadagni in bonds statali o municipali. L’eliminazione di parcheggi e la riduzione delle multe porterà a minori introiti per i comuni. Allo stesso modo, il trasporto pubblico locale risentirà della introduzione della GA in modo negativo.

Ai benefici, sociali ed economici, legati alla riduzione drastica degli incidenti, si somma il beneficio netto di poter utilizzare il tempo risparmiato alla guida per altri scopi, in primis per lavorare.

E se il risultato complessivo sarà una perdita netta di posti di lavoro e di ore lavorate, si aprono spazi insperati o per una politica che nel tempo porti a una riduzione delle ore lavorate per tutti o per la messa in campo di misure volte a ridurre o azzerare i costi sociali: un nuovo e più intelligenti welfare.

Il nuovo quadro legale. Oggi, il proprietario del veicolo risponde, anche legalmente, del suo uso. Se coinvolto in un incidente, che sia lui oppure no alla guida del veicolo, deve fare fronte alle conseguenze di carattere civile. Mentre nel caso di responsabilità penale, è ancora il conducente il responsabile. Il principio è piuttosto chiaro: chi è alla guida deve adoperarsi per evitare incidenti. Se non riesce, ne assume la responsabilità.

Ma cosa accade nel caso di un veicolo a GA? E’ ovvio che si rende necessaria una nuova regolamentazione. Un incidente causato da un malfunzionamento dell’hardware o del software del veicolo evidentemente non può (se non in determinate circostanze particolari) corresponsabilizzare l’eventuale proprietario del veicolo. Analogamente, se l’incidente avesse come con-causa un guasto esterno al veicolo a GA, ad esempio, quello di un semaforo o di un eventuale sistema cui il veicolo è collegato. Ne discende che, in caso di incidente (lieve o grave che sia) determinare la responsabilità significa portare a compimento indagini complicate, simili a quelle che si fanno attualmente in caso di incidenti aerei o ferroviari. Forse è cinico notarlo, ma in prospettiva ci saranno molti nuovi posti di lavoro e di guadagno legati a questi aspetti. Non solo nel campo dell’indagine pura, che è squisitamente tecnico, ma anche in quello del contenzioso e in quello assicurativo.

Tecnology safety. Uno dei fattori tecnologici cruciali che permetterà l’introduzione su larga scala dei veicoli a GA è quello della messa a punto dei “sensori”. Cioè quei componenti che sono preposti alla trasformazione di dati relativi all’ambiente in cui si muove il veicolo in dati che possono essere elaborati dal computer.

lidarUn esempio di sensore, peraltro estremamente critico per la messa a punto di un sistema di GA, è il cosiddetto LiDAR (Light Detection and Ranging o Laser Imaging Detection and Ranging). Il LiDAR è un dispositivo utilizzato per ricostruire al computer la forma e il contorno del terreno e dell’ambiente. Utilizza a tal fine un complesso radar laser, cioè un radar che emette fasci laser (fino a 64), ne riceve i fasci riflessi, e, tramite la misura del tempo intercorso tra emissione e ricezione, determina la distanza dal punto di emissione del fascio dal punto che lo riflette.

Inoltre, è in grado, elaborando i fasci riflessi, di formare una immagine, bi o tri-dimensionale, degli oggetti e identificarne la forma. Perciò di determinare se un oggetto è un pedone, una pianta, un cane, un edificio o un’altra automobile.

Dalla affidabilità dei sensori dipenderà una gran parte della sicurezza del veicolo a GA (per affidabilità si intende la probabilità che un determinato apparato funzioni correttamente in un determinato istante di tempo).

Il costo di tali dispositivi sarà a sua volta un altro elemento chiave per l’introduzione dei veicoli a GA. Per fare un esempio, i primi esemplari di LiDAR costavano 75.000 $USA (2008). Oggi, dieci anni dopo, si è scesi a circa 5.000 (quindici volte meno). La produzione di massa (intorno al 2025) ha come un obiettivo un costo unitario di 3-400 $USA (duecento cinquanta volte meno).

Dal punto di vista dell’hardware i veicoli a GA si stanno evolvendo secondo i criteri di sicurezza dell’industria aerospaziale e nucleare: introducendo ridondanze di componenti e sistemi, duplicandoli o perfino triplicandoli.

E introducendo strettissime e abbondantissime capacità di auto-diagnosi, cioè la capacità di rilevamento automatico dei propri guasti o situazioni di funzionamento fuori dai limiti. La registrazione della diagnostica permetterà a sua volta la verifica dei criteri di sicurezza adottati e la conseguente, qualora necessaria, modifica. E’ per questa ragione, oltre che per gli aspetti legali accennati sopra, che tutti i veicoli a GA saranno muniti della cosiddetta “scatola nera”.

Se e quando i veicoli a GA dovranno mettersi in collegamento con altri veicoli a GA oppure con sistemi a terra, lo stesso discorso di elevatissima affidabilità e costo “ragionevole” dovrà essere esteso ai sistemi di interconnessione veicolo – veicolo e veicolo – terra.

Cyber Security. Non occorre sottolineare l’importanza dei livelli di sicurezza cui il software dei veicoli a GA dovrà garantire: è sufficiente pensare alle conseguenze che potrebbe avere l’hackeraggio del software di migliaia di veicoli. Oppure alle conseguenze di un bug che provochi malfunzionamenti sistematici ma difficoltosi da rilevare.

Il ruolo della politica. Da quanto detto finora discende ovviamente che la politica avrà a disposizioni un grande numero di opportunità per modellare sia l’introduzione della GA, che il suo impatto sulla vita dei cittadini.

Molti sono gli aspetti importanti. Come e a quale livello regolare l’uso dei veicoli a GA? Chi e come si dovranno testare i criteri di sicurezza? Quale dovrà essere la tempistica di introduzione della GA? Quale il quadro legale? Come ripartire i benefici e contrastare i costi legati all’adozione su larga scala della GA?

Segue.

 

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